Le donne nelle stazione
Gianmaria Testa
Le donne nelle stazioni
le donne c'è sempre uno che le aspetta
e quando arriva il treno è già li
che sventola le mani
e se ne vanno via in compagnia
e ti sembrano diverse
e non si voltano più, non si voltano più
Le donne delle stazioni,
e certe gonne come aquiloni nelle tempeste
scure eleganze da cormorani
ombre di rosso sopra i capelli
e sulle mani
ma se ne vanno via in compagnia
e sono già diverse
e non si voltano più, non si voltano più
Perché le donne nelle stazioni,
tutte le donne c'è qualcuno che le aspetta
e cerca gli occhi dai finestrini
non trova gli occhi
ma intanto sventola le mani
e se le porta via per compagnia
e gli sembrano diverse
ma non si voltano più
non si voltano più.
"Il valzer di un giorno" (2000)
Tot i que el seu primer disc és del 1995, fa tan sols uns mesos que vaig descobrir la música d'aquest altre piemontès sensacional, el Gianmaria Testa. Les seves cançons recorden d'alguna manera el seu veí Paolo Conte, però té un estil molt propi definit per una veu extraordinària i molt personal, profunda, avellutada, poderosa, sensual que no s'assembla a cap altra. Comproveu-ho vatros mateixos al seu myspace, són molts els que han quedat captivats escoltant les primeres notes.
p.s. qui a la botiga Radio Varsavia de Vicenza em va vendre els dos cd's del Gianmaria Testa ("Il valzer di un giorno" (2000) i "Altre latitudini" (2003)) em va recomanar que descobrís al Giulio Casale. Veure'm què tal però pinta prou bé...
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